ll crowdfunding cresce in Italia

e punta a 200 milioni di raccolta cumulata
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ll crowdfunding cresce in Italia e punta a 200 milioni di raccolta cumulata

Pubblicato da IL SENSALE sopra 17 Settembre 2021
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Il fenomeno ha raggiunto una quota cumulata nel mondo di 30 miliardi, In Italia, si punta a raccogliere 100 milioni solo quest’anno, per una raccolta cumulata poco superiore al doppio. A novembre entra in vigore il nuovo regolamento Ue che detterà regole comuni per tutti gli operatori

Costruzioni nuove, in contesti urbani e con epicentro in Lombardia. In Italia, il fenomeno del crowdfunding immobiliare galoppa per recuperare velocemente il gap con i partner europei. Lo certifica l’ultimo European crowdfunding report 2020, a cura di Politecnico di Milano e Walliance. E se l’Italia rincorre i principali partner europei – Francia, Regno Unito e Germania hanno abbondantemente superato il mezzo miliardo – quest’anno punta a raggiungere la “quota psicologica” dei 100 milioni di euro (per una raccolta cumulata di oltre 200)

Di cosa si tratta

Quasi inesistente fino al 2012, a fine 2020, il crowdfunding immobiliare, a livello mondiale, sfiorava una raccolta cumulata di 30 miliardi, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente. Le piattaforme attive censite dalla ricerca sonoa rrivate alla soglia di 170, di cui 96 europee, 39 statunitensi e 35 del resto del mondo. Tutte suddivise in 3 tipologie: le piattaforme equity (attraverso cui gli investitori sottoscrivono capitale di rischio dell’azienda promotrice o finanziatrice del progetto o dellaproprietà immobiliare stessa); le piattaforme lending (le più numerose, attraverso cui gli investitori prestano capitale ai fundraisers,a fronte della sottoscrizione di un titolo di debito – come un’obbligazione – o di un prestito diretto, a fronte dei quali sono convenuti il pagamento di un tasso di interesse e la restituzione del capitale a scadenza). Infine, le piattaforme ibride (che offrono entrambe le opzioni descritte).

Il quadro europeo

A livello europeo, il crowdfunding immobiliare ha raccolto circa 5 miliardi, di cui 2miliardi nel solo 2020. Tra le piattaforme attive, il leader di mercato è la tedesca Exporo che si è specializzata nei progetti di tipo lending, avendone finanziati 285 per un ammontare complessivo di 524 milioni. I mercati più importanti sono la Francia (diventata punto di riferimento per il mercato con oltre 1,8miliardi raccolti e oltre 25 piattaforme censite), la Germania (853 milioni) e il Regno Unito (578 milioni di euro) tallonato però dalle piattaforme estoni (537 milioni di euro). Il 15% del mercato è dominato dalle prime 5 piattaforme.

Il fenomeno in Italia

In Italia, se nel solo 2020 sono stati raccolti quasi 64 milioni di euro, nel solo I semestre 2021 siamo già a quota 46,5 milioni. Le campagne italiane di lending hanno una dimensione media contenuta (214.290 euro medi), mentre quelle di equity sono ben più grandi (in media 1,4 milioni). Un progetto su 2 si sviluppa in Lombardia (di cui il 35% nella città metropolitana di Milano) ma cresce la differenziazione verso altre regioni, soprattutto verso mete turistiche. Nel lending il 28% degli imprenditori ha raccolto capitale su più di un progetto diverso, mentre nell’equity ciò accade più raramente (14%). In media, il capitale raccolto con il lending crowdfunding copre il 57% del budget dei costi e degli investimenti del progetto, mentre nell’equity crowdfunding la percentuale scende al 27 per cento.

Le piattaforme specializzate nel real estate sono 18, di cui 4 di tipo equity e ben 14 di lending (il doppio rispetto all’anno scorso).

E per il futuro? Rispetto alle stime per il futuro,negli scenari più conservativi, il gruppo di ricerca ritiene che a fine 2021 il mercato del crowdfunding immobiliare possa superare negli Usa una raccolta cumulata di 22 miliardi e di 6,5 miliardi in Europa. In Italia il target è di arrivare a una raccolta cumulata di 206 milioni, con l’opportunità concreta di toccare la soglia psicologica di 100 milioni raccolti nel solo 2021.

Il nuovo regolamento Ue

«Con il Regolamento Ue 2020/1503 del Parlamento e del Consiglio Europeo del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding europei per le imprese, a novembre 2021 il crowdfunding entrerà in una nuova era all’interno dell’Unione europea – ha spiegato Oliver Gajda, executive director di European Crowdfunding Network –. Dopo un
decennio di innovazione, crescita e concorrenza sui mercati nazionali, nonché incertezze normative, il crowdfunding per le imprese il cui capitale è rappresentato da valori mobiliari trasferibili e altri strumenti finanziari dedicati, sarà armonizzato in tutta Europa. Alcune piattaforme di crowdfunding – ammette Gajda – troveranno difficile lavorare con le nuove regole, costosi gli adattamenti necessari o troppo gravosi per i loro mercati, potenzialmente piccoli o di nicchia. Ma le nuove regole potranno consentire di ampliare il mercato di riferimento su scala europea, ampliando trasparenza e tutela dei consumatori ma anche ampliando l’accesso alle forme di finanziamento».

«La nuova disciplina europea – osserva Giancarlo Giudici, docente di Corporate Finance al Polimi – porterà novità rilevanti per l’industria. Non solo sarà più facile per gli operatori italiani rivolgersi anche a investitori e imprese a caccia di capitale all’estero (e per le piattaforme estere fare altrettanto in Italia) ma sarà finalmente uniformata la normativa
per i portali inquadrati da una parte nell’equity crowdfunding (registro Consob) e dall’altra nel social lending (agenti di istituti di pagamento)».

«Alcuni affermano senza timore – ha affermato Giacomo Bertoldi, ceo di Walliance – che di nicchia non si può più parlare, dato che in diversi paesi siamo oltre il miliardo di euro di raccolte portate a termine con successo, ma soprattutto, quasi ovunque, si
osserva che pochi grandi operatori si contendono le quote di mercato più rilevanti. È altrettanto vero, però, che non si tratta ancora di un mercato maturo».

Fonte: Cavestri, Laura; 14 settembre 2021 – https://www.ilsole24ore.com/art/ll-crowdfunding-cresce-italia-e-punta-200-milioni-raccolta-cumulata-AEym7Wi

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